Vivere in tempi difficili e pieni di contraddizioni: cosa ci pesa di più
Oggi siamo costantemente bombardati da notizie di conflitti armati, disastri ambientali, instabilità politica e incoerenze costanti. Queste realtà possono farci sentire più vulnerabili, impotenti e in balia di altri, aumentando il rischio di essere più nervosi, insofferenti ed arrabbiati oltre che essere più facilmente aggressivi verso chi ci sta vicino. Le emozioni negative diventano allora compagne di viaggio quotidiane, e bastano piccoli ostacoli – un contrattempo sul lavoro, un problema familiare – per scatenare reazioni esagerate.
Perché potrebbe servire la psicoterapia?
Gestire preoccupazioni, incertezze e paure:
attraverso tecniche di consapevolezza (mindfulness) e ristrutturazione cognitiva, impari a riconoscere i pensieri disfunzionali e a sostituirli con prospettive più equilibrate. Qualora dovessero emergere delle ferite più antiche o eventuali traumi, potranno essere elaborate con la Flash Technique, il Brainspotting oppure grazie ad approcci più indicati in quello specifico momento e contesto.
Ridurre nervosismo, rabbia e aggressività: il percorso terapeutico ti insegna a identificare i segnali di allarme del corpo (tensione muscolare, respiro accelerato ecc.) e a imparare e scegliere risposte alternative alle reazioni impulsive incontrollate.
Ritrovare la propria agency: lavorare sul senso di impotenza e sulla propria vulnerabilità significa riscoprire le proprie modalità funzionali e positive nella vita quotidiana che aiuteranno ad agire concretamente, rimettendosi in gioco e ritrovando di nuovo la propria direzione.
Riconoscere e trovare i propri valori e riconnettersi con sé stessi: un terapeuta ti accompagna nel chiarire “cosa conta davvero per te”, facilitando la definizione di obiettivi che diano un senso alle scelte di ogni giorno. Inoltre sarà fondamentale cercare e ritrovare una connessione forte con sé stessi che permetterà di affrontare le avversità della vita con maggiore forza.
Dare un senso a tutto questo: il cuore della terapia
Spesso la psicoterapia non serve solo a tamponare il malessere, ma a costruire un significato positivo e profondo anche in circostanze difficili. Capire “perché” ci sentiamo come ci sentiamo e “cosa” vogliamo davvero ci aiuta a:
- Disegnare una rotta personale basata sui propri valori, anziché subire passivamente gli eventi.
- Ritrovare motivazione, stimoli e coerenza nelle azioni quotidiane.
- Scoprire risorse interne – resilienza, creatività, empatia – che erano nascoste sotto il peso delle difficoltà.
Strategie e alternative per convivere con l’incertezza:
- Routine di cura di sé: sonno regolare, attività fisica, alimentazione equilibrata sono fondamentali per stabilizzare l’umore.
- Mindfulness e tecniche di rilassamento: pochi minuti al giorno dedicati alla respirazione consapevole riducono l’ansia e favoriscono la presenza mentale.
- Supporto sociale: condividere con amici, gruppi o in terapia di gruppo aiuta a sentirsi meno solidi fronte alle sfide globali.
- Auto-riflessione guidata: tenere un diario delle emozioni per monitorare“quando” e “perché” emergono rabbia e frustrazione.
- Obiettivi concreti e raggiungibili: scomporre i progetti in piccoli passi per evitare la sindrome dell’impostore e il senso di paralisi.
Come posso ricercare un benessere duraturo?
Impegno costante: la psicoterapia è un allenamento emotivo, non una bacchetta magica. Serve pratica quotidiana delle strategie apprese.
Flessibilità mentale: imparare a cambiare prospettiva sui problemi riduce il senso di minaccia imminente.
Connessione con i propri valori: riferirsi ai valori guida aiuta a mantenere la rotta anche quando le acque si fanno mosse.
Verifica dei propri progressi: rileggere a distanza di settimane il diario emozionale o discutere con il terapeuta dei piccoli successi aiuta a mantenere alta la motivazione.
Scopri come migliorare il tuo benessere mentale.
